Virtualizzazione

La virtualizzazione

La virtualizzazione dei server è una tecnologia che consente di creare un ambiente di calcolo estremamente flessibile per mezzo nel quale eseguire simultaneamente più sistemi operativi su un unico hardware.

In ambito informatico la virtualizzazione è intesa come la realizzazione di risorse virtuali, risorse altrimenti implementate con specifico hardware dedicato allo scopo.

 

 

Diverse risorse possono essere virtualizzate, dalla memoria, allo storage, ai computer come server o workstation. Esistono, inoltre, diversi tipi di virtualizzazione Java ne è un esempio: un linguaggio di programmazione eseguito in un ambiente virtuale, la Java Virtual Machine (JVM), per rendere il programma indipendente dalla piattaforma.

 

Nel caso di virtualizzazione di server (hardware virtualization), la virtualizzazione è ottenuta attraverso un software che maschera l’architettura hardware (host) sul quale viene eseguito ed espone una nuova architettura, astratta, con caratteristiche definite dalla programmazione, questo software è detto Virtual Machine Monitor (VMM) o Hypervisor.

Le prime applicazioni risalgono alla fine degli anni ‘60 inizio ’70, su macchine IBM per fare fronte ad un più efficiente utilizzo dei sistemi dell’epoca.
Oggi la disponibilità di hardware potente e a costi modesti, specie per le architetture x86 (Intel o AMD), ripresenta la necessità di un più efficiente utilizzo e, come negli anni ’70, si sta ricorrendo alla virtualizzazione.
Sono disponibili due diverse modalità di virtualizzazione: virtualizzazione completa (Full virtualization), paravirtualizzazione (Paravirtualization).
Nel primo caso tutte le funzioni esposte alla macchina virtuale sono virtualizzate, compreso la  gestione dei I/O e degli interrupt. Nel secondo alcune funzioni dell’hardware fisico non sono completamente mascherate dalla VMM, questo porta a prestazioni migliori, ma impone che il S.O. della macchina virtuale sia ‘conscio’ del sottostante strato di virtualizzazione. Questo limite della paravirtualizzazione è superato adottando processori Intel o AMD con supporto per la virtualizzazione.


Il software di virtualizzazione può essere una applicazione di un sistema operativo (hosted) o installato direttamente su un hardware (bare metal). Questa ultima soluzione è normalmente adottata per virtualizzare e consolidare servers in quanto è in grado di fornire migliori prestazioni.
La virtualizzazione hosted aggiunge uno strato fra il sistema operativo ospitante e il sistema operativo ospitato (guest). Questo ha il vantaggio di una più semplice implementazione e una più semplice gestione dei drivers (vengono usati quelli del sistema operativo ospitante), al costo di prestazioni minori.

 

Un semplice Case History qui.

Multiutenza su PCLe prime esperienze di virtualizzazione (?) con VM/386 di IGC: fine anni '80 primi '90, in realtà un sistema operativo multitask per MS-SOS, che usava alcune caratteristiche particolari dei processori 486.

Si potevano collegare client via FO qualcosa di simile alle attuali thin station e condividere la stessa workstation con diversi utenti.

 

RFc Networking & Informatica è specializzata nei tre ambienti VMWare, HyperV e XEN autando le aziende a valutare la migliore soluzione, installando e configurando i sistemi.

 

Per info: rfc@rfc.it

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