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Configurazione client

Amanda è una tipica applicazione client-server. La parte server di Amanda comunica con la parte client via IP. Il server ‘richiede’ al client i dati da salvare e il client li deve fornire. Questo meccanismo è vero anche se il client è lo stesso server.
Il client è composto da tre processi o daemon principali: amanda, amandaidx e amidxtape. Questi daemon (servizi in Windowds) sono gestiti tramite xinetd e vanno abilitati.

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Configurazione daemon

Ci sono due modalità di configurazione: via Yast -> Network services – Network services (xinetd) ed è la più semplice perché guidata da yast o modificando manualmente i files di configurazione di xinetd.

Di seguito si riporta la configurazione dei file della cartella /etc/xinetd.d,  se modificati manualmente, occorre ricaricare il servizio xinet con rcxinetd reload.

amanda

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Osservazioni

L’utente amanda deve essere l’owner di tutti i file di configurazione (vedere l’esempio di test, sul sito zamanda, citato). Il gruppo predefinito è disk. Per motivi di sicurezza è bene togliere i permessi a agli altri.
amdump si occupa del backup e della gestione del tape, occorre modificare i permessi di accesso al tape cambiando l'owner in amanda e gruppo in disk

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Pianificazione

Completata la configurazione il backup si può eseguire con il comando amdump conf (es. amconf test).

Il comando deve essere eseguito dall'utente amanda.

L'esempio commentato è per 5 backup settimanali nei giorni lavorativi.

Per eseguire il backup automaticamente è utile il cron di linux. Qualora i nastri non siano gestiti da una libreria è bene avvisare l'operatore di cambiare il nastro. Pure questa azione può essere pianificata con il cron usando il comando amcheck.

 

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Perché usare un server proxy?

Un server proxy è un servizio che si interpone fra uno o più client e uno o più server per consentire l'accesso ad internet (o più in generale ad un altro servizio di rete).
Tipicamente, ma non solo, il proxy è utilizzato per la navigazione in internet e si interpone fra la rete aziendale e la rete esterna.

 

Il proxy intercetta le richieste dei client e le inoltra (a “proprio nome”) ai server.
Questo meccanismo consente numerose funzionalità inerenti la sicurezza, il controllo degli accessi, le prestazioni e il controllo del traffico.

 

 

Storage

La necessità di un sistema di dischi (storage) espandibile, non legato ai singoli server, ma dedicato a tutti i dati delle funzioni aziendali, suggerisce l’uso di una SAN (Storage Area Network) un sistema di dischi esterno, non integrato con i servers, che garantisce più facile espansibilità, flessibilità e sicurezza.

Backup

Assieme allo storage è bene prevedere un adeguato sistema di backup. Si può prendere in considerazione una libreria (un sistema in grado di gestore più nastri) con uno o due tape e valutare se salvare i dati dei singoli server o della SAN.
L'uso di librerie automatizza la importante procedura di backup, i costi iniziali per l'acquisto della libreria sono giustificati da una più efficiente e veloce gestione.

Server

Con uno storage esterno, i server non richiedono particolari attenzioni per i dischi, mentre le rimanenti risorse, CPU, memoria e connettività, andranno dimensionate in base alle applicazioni a cui saranno destinati, in particolare la connettività dovrà tenere in considerazione le porte per la SAN.

Architettura d’insieme

In figura la visione di insieme della infrastruttura. La parte tratteggiata e in grigio è l’eventuale ridondanza della connettività di rete e per lo storage. L’architettura si presta a soluzioni classiche, con il sistema operativo installato in ogni server, oppure a soluzioni di virtualizzazione, nel qual caso si la ridondanza dei server si ottiene con l’implementazione dell’alta affidabilità.