Vallezza

Vallezza, vicino Neviano dei Rossi, fra la Val Baganza e lo Sporzana. Ha avuto un  momento di espansione all'inizio del 1900 per importanti ritrovamenti petroliferi (importanti per il tempo). Vi si estraeva del gas e del greggio molto leggero, quasi benzina.

Gente del luogo racconta che in alcune zone il greggio affiorava nel terreno e che si poteva usare come carburante per le macchine, senza nessun processo. Prima della Seconda Guerra Mondiale sopperiva alle necessità petrolifere nazionali. 

E' in fase di realizzazione in sito dedicato al borgo: http://www.vallezza.it

 

 

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Ritratto di fabrizio

In questi giorni Vallezza è fonte di interesse per la rinnovata proposta di un museo dedicato al petrolio e alle attività produttive legate all’oro nero della zona.
Tutto bello, salvo che il museo non è una novità, è un tema che si ripresenta periodicamente negli ultimi 20 anni.
Peccato che l’interesse non si ripropone in termini concreti.

La zona è da anni abbandonata a se stessa. La strada per raggiungere Vallezza è in pessime condizioni, l’asfaltatura, un grande lusso, si è fermata prima della miniera (viene chiamato così il nucleo di capannoni con le officine, in disuso da anni, luogo delle principali attività), molto prima di Vallezza, dove si trovano le case, le stesse case che ai tempi ospitavano 50 – 60 famiglie.
La proprietà è passata dalla SPI, Società Petrolifera Italiana, poi ENI, poi Gas Plus. Io continuo a dire SPI, ci sono affezionato.

Nei vari passaggi è migliorato solo il degrado.
I campi, dove sorgevano i pozzi, sono soggetti a frane, così le strade, come quella da Respiccio, per non parlare della strada del Ronco: ci passano a malapena i trattori.
I fabbricati della SPI sono stati recintati, ma senza nessuna manutenzione. Il risultato sono erbacce che si arrampicano sui muri fino a farli cadere, con il rischio concreto di trascinare nel crollo le proprietà dei pochi che si ostinano a mantenere Vallezza in un ragionevole decoro.
Alcuni capannoni, chiusi in malo modo, conservano i reperti per il museo. Peccato che a parte alcuni grossi macchinari, documenti, libri, e altri oggetti interessanti sono alla mercé di chi si intrufola nei locali. Molti oggetti sono certamente spariti.
In realtà non interessa il museo, Vallezza o la riqualificazione del territorio. Interessano i soldi dell’affare museo.
Gli attuali proprietari, evidentemente, sperano in qualche finanziamento per far rendere qualcosa, senza faticare ad estrarre petrolio che ormai sembra non essere più conveniente.
Il Comune di Fornovo, che come tutti i comuni si trova a corto di soldi, conta evidentemente sulle briciole che possono rimanere dai finanziamenti: dubito possa acquisirne una parte ragionevole.
Qualche gita di studenti è organizzata per vedere l’unica centrale di pompaggio rimasta. Una scampagnata che ti libera da una noiosa giornata in classe.
Intanto il degrado e l’abbandono continua di anno in anno, senza problema alcuno.