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Aruba [1] fornisce infrastruttura in cloud [2](IAAS – Infrastructure as a Service). Ho voluto provare il servizio. L’occasione è stata la necessità di pubblicare in internet un ambiente demo per alcune applicazioni.
Per questa esigenza ho trovato interessante la possibilità di archiviare i server non utilizzati, riducendo notevolmente il costo delle risorse acquisite. Un ambiente di demo non serve per 24 al giorno e 7 giorni alla settimana, mi basta avere la struttura disponibile pochi minuti prima della dimostrazione per poi archiviarla a lavoro eseguito.
L’archiviazione consiste nella copia dei file della macchina virtuale (che deve essere spenta) in uno store a basso costo liberando le risorse dell’hypervisor messe a disposizione in ambiente cloud.
L’accesso al cloud è semplice le interfacce risultano intuitive e semplici.
Aruba mette a disposizione 5 data center, 2 in Italia e 3 in altre nazioni (Repubblica Ceca, Francia e Germania). Ritengo che la scelta del sito vada fatta in base alla connettività e alle normative che diversi casi prevedono lo store dei dati in luoghi prestabiliti e noti.
[3]Il sito DC-1 IT è quello consigliato da Aruba per le prime applicazioni. La gestione si presenta intuitiva. In base alle proprie esigenze occorre scegliere le relative risorse di CPU, memoria, storage e networking.
Sono disponibili tre hypervisor: VMWare, Hyper-V e Hyper-V low cost. Quest’ultimo, leggendo la documentazione, è ospitato su host fisici meno prestanti, rispetto le altre due soluzioni, con dichi SATA e non SAS e senza nessuna garanzia sulle prestazioni effettive della CPU virtuale. Ovviamente i costi sono differenti.
L’installazione del sistema operativo può avvenire utilizzando template predefiniti che semplificano la creazione dalla macchina virtuale. Questo non toglie la possibilità di installare un proprio SO utilizzando una immagine .ISO.
La scelta di alcuni template comporta costi di licenza, prontamente segnalati alla selezione del template.
Sono disponibili vari template (differenziati per versione e/o applicazioni preinstallate) per gli ambienti Microsoft e Linux (Centos, Debian, OpenSuse) oltre a distribuzioni specializzate come Endan, FreeNAS, OpenFiler, pfSense.
[4]La procedura web guida nella scelta del numero di CPU, memoria (in tagli da 1 GB) e dischi (in tagli da 10 GB, per ambienti windows il minimo è 30 GB, per linux il minimo è 10 GB).
Alla prima macchina viene assegnato gratuitamente un IP pubblico. Ulteriori IP pubblici sono a pagamento.
A conclusione della procedura di creazione della macchina, viene indicato il costo mensile ed orario del server creato. Tutto relativamente semplice e chiaro.
A titolo di esempio riporto la configurazione ed il costo di due macchine, una con hypervisor VMWare, l’altra con Hyper-V Low cost:
Hypervisor |
VMWare |
Hper-V Low Cost |
S.O. |
Windows 2003 R2 64 bit |
Centos 5.x 64 bit |
CPU |
1 |
1 |
RAM |
1 GB |
1 GB |
Disco |
30 GB |
10 GB |
Costo |
€ 23,76/mese |
€ 11,52/mese |
L’applicazione demo di cui avevo bisogno richiedeva un paio di server, in ambiente Linux. In particolare un server SLES [10](Suse Linux Enterprise Server) per l’installazione di OES (Open Enterprise Server) di Novell e di un server SLES per l’applicazione Filr [11], sempre di Novell, entrambi con hypervisor VMWare. Ho dovuto, quindi, rinunciare all’uso dei template standard di Aruba e sono sorti alcuni problemi.
[12]Il primo problema da risolvere è stato l’upload della immagine .iso [13] di SLES. Arba, nel suo cloud, mette a disposizione un area FTP nella quale è possibile scaricare alcuni formati di file fra cui le iso. Scaricare una iso da 4 GB via adsl (la connessione di cui dispongo) richiede un tempo improponibile. Ho aggirato l’ostacolo creando una macchina virtuale temporanea, utilizzata per il download, direttamente dal sito Suse dell’immagine di SLES e da qui in FTP l’upload sull’area Aruba.
Muovendomi all’interno dei server Aruba, la connessione si è rivelata molto performante con picchi di oltre 1.2 MB/s. L’upload via ADSL, nei momenti ‘felici’ arriva ad un trentesimo.
L’operazione ha un costo minimo, visto che la macchina ha vita breve, anche se la stessa macchina si è rivelata comoda per altre operazioni di controllo delle macchine virtuali in cloud.
Aruba, per il controllo delle macchine su VMWare, mette a disposizione il client vSphere per alcune operazioni di controllo, come ad esempio l’accesso alla console della macchina virtuale. Purtroppo però, per motivi di sicurezza, molte funzioni non sono disponibili e la creazione della macchina virtuale è possibile solo dal pannello di controllo, via web, di Aruba. L’accesso a vShere client è possibile solo attraverso una VPN, quindi occorre installare un software VPN (Fortinet) e in un paio di occasioni ho avuto problemi. L’alternativa è un activex per Internet Explorer, che non sono stato in grado di utilizzare in modo soddisfacente.
[14]Alla fine la macchina si è installata, ma l’installazione dei VMware tools ha presentato una sorpresa: il sistema cercava di installare i vmware tools di windows. In pratica l’operazione di creazione della macchina virtuale, via pannello di Aruba da iso e non da template, assume come guest operating system windows anche se si sta installando linux. Per ovviare all’inconveniente occorre aprire un tiket con Aruba che, a macchina arrestata, provvede a modificare le impostazioni relative.
Ad onor di vero occorre dire che l’assistenza di Aruba ha risposto prontamente ai vari problemi presentati, anche ad orari non certamente di ufficio e si è dimostrata disponibile e competente aiutandomi a trovare le soluzioni ai vari problemi.
Ostacolo insormontabile, invece, per l’atra macchina virtuale, che viene fornita da Novell in forma di appliance software. In pratica un comodo file .ovf [15], che provvede con poche operazioni a definire le risorse della macchina virtuale. Il caricamento del file .ovf è possibile solo attraverso il client vSphere, ma la relativa opzione, sul cloud di Aruba, è disabilitata e non accessibile alla normale utenza. Il client vShere messo a disposizione consente di accedere alla console e poco più. Non è stato neppure possibile caricare il file .ovf sull’area FTP del cloud, perché i filtri di quest’area sono molto restrittivi. Occorrerà verificare se i servizi personalizzati consentono una simile installazione.
In conclusione non ho potuto, sul cloud Aruba, predisporre l’ambiente che mi ero prefisso. Tutto bene finché ci si muove con applicazioni e soluzioni predefinite con i template di Aruba, ma diversi problemi con soluzioni differenti.
[17]In complesso l’impressione non è negativa. Certamente esistono molte applicazioni che si possono usare sul cloud di Aruba con soddisfazione e convenienza. Non ho fatto paragoni con prezzi di altri provider (ho intenzione di farlo prossimamente), ma mi sono sembrati abbordabili. A questo va aggiunta la relativa semplicità per il setup dell’ambiente e certamente un buon servizio di supporto (speriamo rimanga tale).Va anche sottolineato la disponibilità di diverse opzioni di controllo e logs, anche quaeti di chiaro e semplice utilizzo.
Positivo anche il giudizio di archiviazione delle macchine quando queste non sono in uso. Bastano pochi minuti per archiviare e rimettere on-line la macchina, riducendo i costo al solo costo dello storage. Vorrei suggerire di rendere disponibile la gestione della archiviazione con lo schedulatore, che al momento permette solo di accendere e spegnere la macchina, in modo da permettere l’archiviazione e il ripristino delle macchine ad orari prestabiliti.
Links
[1] http://www.cloud.it
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Cloud_computing
[3] https://www.rfc.it/sites/default/files/u1/Area clienti_1.JPG
[4] https://www.rfc.it/sites/default/files/u1/Creazione_2.JPG
[5] https://www.rfc.it/comment/reply/430#comment-form
[6] https://www.rfc.it/category/categoria/aruba
[7] https://www.rfc.it/category/categoria/cloud
[8] https://www.rfc.it/category/categoria/prove
[9] https://www.rfc.it/category/tipologia/cloud
[10] https://www.rfc.it/sistemioperativi/suse-linux-enterprise
[11] https://www.rfc.it/applicativi/filr
[12] https://www.rfc.it/sites/default/files/u1/Servizio FTP.JPG
[13] http://it.wikipedia.org/wiki/.iso
[14] https://www.rfc.it/sites/default/files/u1/Console java.JPG
[15] http://it.wikipedia.org/wiki/Ovf
[16] https://www.rfc.it/comment/reply/431#comment-form
[17] https://www.rfc.it/sites/default/files/u1/Gestione.JPG
[18] https://www.rfc.it/comment/reply/432#comment-form