[1]Una memoria a nuclei è un un insieme di nuclei ferromagnetici toroidali, generalmente una ferrite, di minuscole dimensioni, inferiore al millimetro. Sfruttando l'isteresi magnetica del materiale viene memorizzato lo stato di 1 o di 0 (magnetizzato - non magnetizzato).

La magnetizzazione e la lettura della memoria è controllata da fili che attraversano il toroide. Controllando l'intensità e il verso della corrente, si controlla la magnetizzazione del materiale ferromagnetico. Una descrizione più precisa è disponibile qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Memoria_a_nucleo_magnetico [2].

In questo caso le schede sono in 3 in formato doppio eurocard (160 x 200 cm) collegate con una connessione flessibile in modo che possono essere ripiegate a libro. I chip riportano date di fine '73 inizio '74. La teconologia dovrebbe esser del i anni 60.

La memoria, a prima vista, sembra un tessuto grossolano. La memoria presentata è da 2 Kbit ed è composta da 3 schede. Una di decodifica e interfaccia verso il bus, una seconda con le 'rete' di nuclei, la terza di potenza per controllare le correnti nei fili che attraversano i nuclei.

Qui una spiegazione approfondita del funzionamento. [3]

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